Flavia al posto di Eva. Cambio in regia quando il film sta per iniziare. Brutta tegola in casa Pallavolo Prato. Brutta tegola soprattutto perché arriva a pochi giorni dall’inizio del campionato e dallo storico ritorno della pallavolo femminile pratese in una categoria nazionale. La pratese Eva Gagliardi non sarà in cabina di regia della squadra di Nuti e Panti. L’atleta è stata infatti costretta da motivi personali ad un doloroso forfait. Una scelta personale e quindi non discutibile ma che ha messo in forte difficoltà la Pallavolo Prato che si è subito rigettata sul mercato individuando in Flavia Gemma la sostituta ideale. Profilo alto quello di Flavia che, originaria di Civita Castellana, vanta una lunga militanza nei tornei di B1 e B2. Classe ’89, 172 cm ecco le prime parole della neo regista pratese a pochi giorni dall’esordio in campionato.
Allora Flavia, arrivata da pochi giorni a Prato e già ben inserita. Cosa vuoi dare a questa squadra?
“Esperienza ed atteggiamento in palestra che potranno essere preziose soprattutto per le più giovani. Sono qua da poco ma per quanto ho visto sono talentuose e possono diventare veramente forti”.
Come è nato il tuo “si” a Prato? “Ero in attesa della proposta giusta. Avevo avuto diverse offerte ma non mi avevano convinto. Progetti su squadre troppo giovani o con poche ambizioni. Mi piace giocare per vincere e comunque in un contesto ambizioso. La proposta di Prato aveva tutto ciò ed anche una posizione geografica che mi consentiva di non allontanarmi troppo da casa e mi ha intrigato”.
Originaria di Civita Castellana, una culla della pallavolo. Hai respirato volley fin da piccola?
“Purtroppo adesso è rimasto solo il maschile ma senza dubbio a Civita il volley ha una storia importante. Ho iniziato a sei anni e dopo le giovanili sono stata presa a Roma a Casal dei Pazzi che è una scuola di pallavolo di grande qualità. Grazie a questo trasferimento poi sono cresciuta ed ho fatto una carriera importante in serie B”.
Cosa conosci del girone che inizia la sua corsa sabato prossimo?
“Poco perché ho sempre giocato nel Lazio, in Umbria e Campania”.
E delle tue nuove compagne chi conoscevi già?
“Giulia (Pistocchi) per averla affrontata da avversaria e poi averla trovata ad un corso per allenatori”.
La prima sera che ti sei allenata con Prato hai stupito per come hai trovato subito la palla con i centrali.
“Fa parte dell’esperienza. Un tempo magari ci avrei messo più tempo. Oggi so guardare cosa fanno le mie compagne, come si muovono e calcolarne ritardi o anticipi, il tempo sulla palla e questo mi aiuta ad entrarci in sintonia rapidamente”.
Ed infine descriviti ai tuoi nuovi tifosi. Che regista è Flavia Gemma?
“Sono una a cui piace vincere e che si arrabbia se le cose vanno male. Amo giocare al centro, anche a costo di forzare la giocata e non mi lamento mai con le compagne se la ricezione non è perfetta. Faccio parte della vecchia scuola che voleva che l’alzatrice deve saper gestire anche palle difficili e ricezioni non perfette”.