Grinta e sorriso. Sono queste le due armi che Giulia Pistocchi porta in dote alla nuova Pallavolo Prato. La grinta degli “occhi della tigre”, come ci dice lei stessa, ed il sorriso di chi pensa positivo. Giocatrice giovane, classe ’95, ma già esperta è a lei che con tutta probabilità Massimo Nuti affiderà il compito di scardinare le difese avversarie nel ruolo di opposto. Ma ecco le sue prime parole da giocatrice di Prato.
Allora Giulia iniziamo dal curriculum.
“Ho giocato l’ultima stagione a Pomezia e negli anni precedenti era stata inforza ad Aprilia, Jesi, tutte in B2, Moie, in B1, Terni, quattro anni tra B2 e B1, e Perugia sempre in B1”.
Come è nata l’opportunità Prato? “Attraverso il mio procuratore, che è il medesimo di Diletta Sestini, mi è stata proposta questa soluzione e sono stata felice di intraprendere questa avventura. Mi hanno parlato di una realtà serena, tranquilla e ambiziosa, con voglia di crescere. Sono convinta che la serenità possa essere un’arma importante per costruire qualcosa di buono e quindi non ho avuto dubbi nell’accettare la proposta di Prato”.
Alla luce anche di queste prime settimane di allenamento, cosa senti di attenderti da questa stagione?
“Mi attendo un gruppo che cresca nel tempo. Abbiamo tante giovani brave e vogliose di imparare e di far bene. Abbiamo tutte le componenti per farlo e spero che, dopo due stagioni martoriate dalla pandemia, si riesca a vivere un torneo importante”.
Come ti descriveresti ai tuoi nuovi tifosi? “Sono una giocatrice grintosa. So giocare come attaccante di banda e come opposto ed ho una buona battuta al salto. Non disdegno però il lavoro difensivo”.
Sei una giocatrice d’attacco che punta su forza e fisico o puoi definirti una giocatrice tecnica? “Non gioco mai con il paraocchi. Penso di saper gestire i colpi e valutare il momento della gara. Poi è ovvio che so giocare anche di forza e far valere la mia esuberanza fisica ma non mi ritengo un attaccante monodimensionale”.
Per un attaccante ed ancora di più per un opposto, è fondamentale lavorare e curare l’intesa con la regista. Come sta proseguendo il vostro lavoro?
“Per adesso abbiamo lavorato sulla parte di preparazione fisica. Da venerdì inizieremo a testare anche la condizione e la squadra in un allenamento congiunto e quindi inizieremo a lavorare più decisamente sull’intesa. Per quanto mi riguarda però, aldilà dell’intesa con una singola compagna, è importante soprattutto imparare a giocare tutte assieme e ad avere tutte gli occhi della tigre. In gara ma anche in allenamento l’atteggiamento deve essere sempre il medesimo con la voglia di non fa cadere neppure un pallone”.
Terminiamo con le avversarie. Conosci qualcuna delle squadre che andrete ad affrontare?
“Ho frequentato altri gironi e quindi non conosco le prossime squadre contro cui giocheremo. Mi è stato detto che ci sono squadre esperte e forti ma anche formazioni giovani. Per esperienza so che entrambe le tipologie di avversarie possono nascondere insidie e nessuna va sottovalutata. La cosa importante per noi sarà riuscire, come detto, giocare di squadra, saper far forza sulle più esperte ed essere brave ad aiutare le più giovani negli inevitabili momenti di difficoltà a cui andremo incontro”.