Tra presente e futuro, tra protocolli e calendari. La Fipav regionale fa uscire i calendari provvisori del prossimo torneo ma questo distoglie solo parzialmente l’attenzione di Ariete e Viva dai problemi organizzativi inerenti il Covid. I protocolli che si sono susseguiti finora hanno sempre messo di fronte le società ad adempimenti importanti, quello vigente non fa eccezione ed il timore è che il prossimo possa essere ancora più stringente.
“Il protocollo più recente per la disputa delle gare non è rassicurante – dice infatti il Presidente dell’Ariete Fabio Galeotti – Prevede incombenze pesanti per società e dirigenti. Un protocollo che assegna alla figura del covid manager grandi responsabilità e che ci impedirà di giocare due gare nella stessa giornata nel medesimo impianto. Rispetto a tante altre palestre, però, San Paolo presenta però una situazione certamente più gestibile. Manca però ancora un mese ed è presto per parlare di ripresa. Tutto dipenderà dall’evoluzione generale della situazione sanitaria del paese”
Avete dato uno sguardo ai calendari? “Alla luce di quanto detto, anche i calendari non sono molto significativi. Sulla carta abbiamo un inizio difficile ma quello che conta di più è appunto iniziare. Le ragazze si stanno allenando in serenità, abbiamo già fatto riunioni con i genitori delle giovanili e tutto, per adesso, procede bene”.
Sulla stessa linea anche sul fronte Viva anche se il direttore sportivo Massimo Nuti, da uomo di campo, al calendario ha dato uno sguardo più che interessato.
“Abbiamo un calendario molto difficile – dice infatti Nuti – Iniziare contro San Miniato non sarà certo semplice. Alla fine comunque le squadre vanno affrontate tutte e quindi ce ne facciamo una ragione. Le ragazze stanno bene. Sono ancora imballate dai carichi di lavoro ma è normale ad un mese dal via. Per quanto riguarda il protocollo è sicuramente molto stringente ma non sarà l’ultima versione e vediamo cosa ci attende in futuro. Per adesso possiamo dire che pone dei grossi limiti allo svolgimento di più gare nello stesso impianto e questo a sua volta non potrà non creare problemi di spazi palestra”.